“Per quanto sembrino cose di secondaria importanza, la missione degli abiti non è soltanto quella di tenerci caldo. Essi cambiano l’aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo.”
(Virginia Woolf)

Immaginati di essere ad una festa, un evento importante, magari di lavoro e di voler “impressionare” le persone che ti circondano…adesso immaginati che sul più bello entri qualcuno esattamente vestito come te e che abbia i tuoi stessi argomenti, che cosa proveresti?

Adesso guarda la scena da fuori, immagina che quelle persone siano delle associazioni e tu sia un donatore intento a cercare un’associazione convincente a cui donare parte dei tuoi risparmi, su quale delle due punteresti?

Scommetto che la reazione alla prima domanda, soprattutto da parte delle fanciulle che leggano, sia stata quella di sprofondare, con tanto di gocciolina – quella tipica dei cartoni animati – umida sulla fronte. Scommetto anche che se fossi nel caso del donatore probabilmente avresti puntato su una terza associazione, che meglio si distingue e che ti da più fiducia, insomma che non ti costringe troppo ad indagare per capire.

Come avrai intuito il tema di oggi riguarda la Brand Identity e la capacità di distinguersi, di essere unici.

La domanda quindi sorge spontanea: come si fa ad essere unici?

Se ti guardi intorno la tua associazione è circondata da potenziali sosia o meglio da associazioni che hanno una causa simile alla tua. Per evitare di essere “confusi con altri” bisogna avere una personalità e comunicarla. Bisogna raccontare i propri valori, gli obiettivi e la Mission in poche righe e poi metterli in vetrina.

La tua associazione ha un sito internet? Una pagina Facebook? No, beh allora non vi siete ancora accomodati al tavolo della festa. Ricordati: se non sei googleabile non esisti! So benissimo che aver un sito, soprattutto personalizzato ha un costo, ma è estremamente necessario per posizionarsi nel mondo del non profit. Per tornare alla nostra festa è l’equivalente del comprare il biglietto d’ingresso. Se sei invece su internet devi distinguerti, e come ci hanno insegnato la prima impressione è fondamentale!  Se devi andare ad una festa la prima cosa che fai è cercare un abito giusto per l’occasione!

Note tecniche di Brand Identity:

Andiamo nel concreto: qual è il nome della tua associazione? Come è stato scelto? C’è qualche aneddoto dietro questa scelta? Se si comunicalo, alla gente piace leggere gli aneddoti ed è sicuramente qualcosa di unico e che ti caratterizza! Hai abbinato al nome un logo? E poi…racconta a chi ti rivolgi, se operi sul territorio nazionale o all’estero, quali sono i tuoi valori, in cosa credi, perché lo fai…insomma definisci chi sei e la tua Mission e poi inserisci questi dati sul tuo sito internet.

Per partecipare ad una festa servono anche i colori di abito giusti! Coco Chanel ad esempio credeva che il nero fosse il più adeguato, ma se io ti chiedo i colori di Barilla sono sicura che ti verranno subito in mente! E i colori di Medici Senza Frontiere? Sono abbastanza convinta che non ti sfuggono…ma la domanda è: quali sono i tuoi? Io ho scelto il lilla e il verde e li uso per caratterizzare il mio Brand ovunque lo presento!

Se ad esempio devo realizzare una grafica per Facebook non li faccio mancare!

Se vuoi approfondire leggi Non solo roba da grafici

Per concludere la regola fondamentale è: non copiare la più carina della festa! Prendere spunti va molto bene, ma essere uguali, come abbiamo visto prima, no! Come ci hanno insegnato le prime cotte adolescenziali, esistono persone che ci affascinano per il carisma, ma il ragazzo/ragazza che ci piace non punterà mai sulla copia, preferirà sempre l’originale! Quindi fate si che la vostra associazione sia l’originale e pensatela un po’ come Coco Chanel: “Io non faccio la moda, io sono la moda”.

Augurandoti di trovare l’abito giusto e quindi la tua Brand Identity, resto in attesa di commenti e domande!

Serena