“Un giorno Alice arrivò a un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.” “Che strada devo prendere?” chiese. La risposta fu una domanda: “Dove vuoi andare?” “Non lo so”, rispose Alice. “Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza.”
Sabato sera sono andata a bere qualcosa con delle amiche e chiacchierando con loro del blog ho ricevuto numerose domande sul mio lavoro: “Ma quindi il tuo lavoro è comunicare i problemi delle persone e chiedere denaro per aiutarli?” mi è stato chiesto.
Beh per farla breve, molto breve, insieme al fundraiser, sì ci occupiamo di questo, ma la faccenda è più complicata se la guardiamo da vicino…
Per questo motivo ho deciso di proporre delle pillole, di cui questa è la prima, più generica e globale, su cos’è e come si realizza un piano di comunicazione.
Partiamo dal principio base:
Per comunicare è necessario avere sempre un piano, fatto di obiettivi e strategie. Magari può sembrare strano parlare di strategie di comunicazione, perché siamo talmente abituati a comunicare nella nostra vita quotidiana, che tendiamo a non farci caso. Pensandoci, quando chiacchieriamo con un amico, mettiamo in atto delle strategie comunicative apprese che ci permettono di avere un capo e una coda nel discorso (un obiettivo comunicativo), ma non solo. Con un amico sappiamo di cosa possiamo parlare, quali passioni abbiamo in comune, come comunicare le nostre necessità e in che modo potremmo farlo arrabbiare. Questo perché in qualche modo l’abbiamo analizzato, lo conosciamo. Volendo sappiamo anche dove lo potremmo incontrare.
Quando produciamo contenuti comunicativi svolgiamo lo stesso procedimento che attuiamo istintivamente, ma con qualche attenzione e qualche accorgimento in più da prendere.
Le fasi
La prima fase consiste nell’analisi dello scenario di riferimento quindi studieremo:
- le associazioni che sul territorio si occupano della stessa causa
- del target di riferimento
- della reputazione che l’organizzazione con cui collaborate si è costruita nel tempo.
La seconda fase consiste nell’identificare gli obiettivi di comunicazione e, se ne abbiamo più di uno, stabilirne le priorità. Dobbiamo definire il posizionamento, ovvero come vogliamo essere percepiti dalle persone, lavorando sulla Brand Identity.
Infine è necessario stabilire una tattica operativa, in linea con gli obiettivi, come ad esempio su quali social vogliamo essere presenti e valutare il ritorno dell’investimento.
Quindi confrontiamoci sempre con i colleghi e il CDA, su quelli che sono gli obiettivi comunicativi, dai più generici (come ad esempio raccontare e trasmettere l’importanza di salvare gli orsi polari), fino a discutere su come comunicarlo, attraverso quali canali, a chi rivolgerci. Dobbiamo anche studiare come comportarci in caso d’incomprensione, critica o risposta negativa.
Come è capitato alla dolce Alice di Lewis Carroll, senza una strategia di fondo, una linea guida e degli obiettivi ci si può perdere, non permettendo ai lettori e ai donatori di aiutarci e condividere la causa. Al contrario una buona pianificazione permetterà all’associazione di essere riconoscibile e di crescere nel tempo!
Per approfondire gli argomenti citati in questo articolo continua a seguire “Il piano di comunicazione…in pillole”
Come sempre buona lettura e buona comunicazione!
Serena
20 Marzo 2018 at 9:24
Grazie! Ho un blog da poco (ok non è un business, ma fa lo stesso ^_^) e sono assolutamente digiuna di questi argomenti. Non so se è perché ho fatto studi umanistici “vecchia maniera” e ora scopro un mondo di utilità che nessuno si era mai degnato di propormi 😀 Resterò sintonizzata ^_^
20 Marzo 2018 at 10:52
Grazie Lucy, mi fa piacere!
20 Marzo 2018 at 12:55
Ciao Serena,
grazie per queste dritte. Sto aprendo un blog anche io e ogni giorno cambio idea su cosa fare/come farlo/social da usare e soprattutto su come voglio essere percepita. Ho capito che devo fare un po’ di ordine sulle mie idee, ascoltarmi un po’ di più e soprattutto organizzare il tutto con una strategia da seguire.
20 Marzo 2018 at 16:25
Ciao Misa, felice che il mio articolo sia stato fonte di riflessione!
Di cosa parlerà il tuo blog? Se hai bisogno di consigli non esitare a chiedere, risponderò con piacere 🙂